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Prima di tutto, Obermann fa notare che tra il 2005 e il 2050 il numero di giovani tra i 16 e i 20 anni si dimezzerà in Germania. Ve ne saranno tra 40 anni appena due milioni. Secondo Obermann questa tendenza è particolarmente grave perché è tra i più giovani che si trovano e si troveranno i talenti del futuro. “Talenti e lavoratori bravi sono vitali per le imprese”, spiega il presidente di Deutsche Telekom. In questo contesto, afferma Obermann, gli immigrati in Germania sono un tesoro di cui approfittare. Coltivare i giovani stranieri, magari poco integrati nel sistema scolastico, è essenziale per permettere alle imprese di trovare nuovi ingegni. “Promuovere, favorire e impegnare questi giovani è per le imprese una chance molto importante, poiché queste giovane persone portano con sé varietà culturali che possono sostenere il potere d’innovazione e la creatività”. E aggiunge: “La varietà culturale è uno dei principali fattori di successo per affrontare la concorrenza globale, in particolare nell’economia di internet”. Troppo spesso quando si parla (bene) dell’immigrazione uomini politici e capitani d’industria si concentrano sulla presenza di nuove braccia e di nuovi consumatori. Nel suo articolo Obermann sottolinea un aspetto troppo spesso dimenticato, soprattutto nei paesi più protezionisti e conservatori. C’è da chiedersi a questo punto quanto del successo tedesco sui grandi mercati internazionali dipenda dalla capacità delle imprese di approfittare della creatività o più semplicemente della ricchezza culturale dei suoi immigrati.
(GermaniE)