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Un'aspra lotta, un rinunciare ai propri valori, uno svendersi, un puntare all'eliminazione dell'altro. Dal monitor le indicazioni per le prove sono sempre minimali, stringate. Saranno i candidati ad organizzarsi, sarà la loro interazione l'oggetto della valutazione dell'anonimo computer.
Un thriller? Da alcuni punti di vista sì. Un commedia? Anche. Un film drammatico? Anche questo. Sopprattutto però un'occasione per riflettere sulle "leggi dell'impresa", sulla competizione ad ogni costo.
Propongo sotto un estratto significativo dell'opera, nella quale "il monitor" chiede ai candidati di dimostrare perchè, in un ipotetico futuro post-conflitto nucleare dove i candidati dovranno vivere in un rifugio anti-atomico, la loro presenza sarà necessaria. Dovranno dimostrare ciò usando esclusivamente i dati presenti nei loro curricula. Chi sarà rienuto "non necessario", dovrà uscire dalla selezione.
Passo e chiudo.
FRA
Un thriller? Da alcuni punti di vista sì. Un commedia? Anche. Un film drammatico? Anche questo. Sopprattutto però un'occasione per riflettere sulle "leggi dell'impresa", sulla competizione ad ogni costo.
Tutto il film è praticamente ambientato in una stanza, asettica, quasi irreale. Tale stanza è con tutta probabilità posta in cima ad un grattacielo. La dimesione verticistica è una componente essenziale dell'opera: chi aspira a quel posto di lavoro ha già una carriera alle spalle, ha già "scalato" diverse posizioni, ed ora si trova lì, uno degli ultimi gradini prima del vertice. Per salirli, occorre rinunciare a molte cose. Fuori, per le strade, alla base, imperversano non ben specificate manifestazioni di protesta contro le multinazionali e la globalizzazione. Il contrasto è molto accentuato. Non si tratta di positivo/negativo, ma semplicemente di due realtà antitetiche, due modi diversi di vedere il mondo. Fuori infatti si combatte, si lotta. Ma anche dentro, ricordiamo, si combatte e si lotta. Cambia il modo, cambiano i principi, non cambia la sostanza. Ad un certo punto d
el film verrà detto: "i metodi di selezione del personale vennero inventati dall'esercito tedesco dopo la Prima Guerra Mondiale, poi passarono all'esercito britannico, poi all'americano, poi all'impresa".
Il cast è molto buono. Ottimi Eduardo Noriega, Ernesto Alterio, Pablo Echarri e Carmelo Gomez. Rilevante la partecipazione di Najwa Nimri attrice e cantante spagnola. Anche la regia è molto buona e curata, anche se alcune scelte paiono discutibili. El Método è quindi un film da vedere. Non credo esista però una versione italiana: ci si dovrà accontentare o della versione in lingua spagnola o di quella inglese.
Propongo sotto un estratto significativo dell'opera, nella quale "il monitor" chiede ai candidati di dimostrare perchè, in un ipotetico futuro post-conflitto nucleare dove i candidati dovranno vivere in un rifugio anti-atomico, la loro presenza sarà necessaria. Dovranno dimostrare ciò usando esclusivamente i dati presenti nei loro curricula. Chi sarà rienuto "non necessario", dovrà uscire dalla selezione.
Passo e chiudo.
FRA
3 comments:
scusa la domanda.. è mai uscito in italiano qusto film? l'ho visto in spagnolo ad un corso e mi è piaciuto moltissimo, purtroppo non ho capito tutti i passaggi e vorrei rivederlo in italiano.. sai dirmi se esiste??
Non credo proprio esista una versione italiana. Al massimo, se ti trovi meglio, puoi guardarlo in inglese (e forse in francese).
ciao a tutti,
sapete dove si possa trovare la versione inglese del film???
grazie mille anticipatamente
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